Vediamo oggi come trattare un pavimento in linoleum. Questo articolo sarà corredato da numerose immagini, che renderanno più chiara la spiegazione. Tutte le immagini del presente articolo sono fotografie scattate da me personalmente, nel corso di un servizio effettuato dalla Splendor presso una scuola dell’infanzia. Premessa: la ns. azienda svolge regolarmente (a cadenza annuale) il trattamento del linoleum presso quella struttura, pertanto lo stato di conservazione del linoleum che vedrete nelle foto è ottimale. Il trattamento diventa tanto più complesso quanto più il linoleum risulta consumato e la cera da rimuovere vecchia e stratificata.
Perché è importante trattare periodicamente il linoleum?
- La cera preserva il linoleum, impedendo che diventi troppo secco con conseguente formazione di crepe e irregolarità. Inoltre offre al linoleum uno strato protettivo ed impermeabilizzante. Impedisce allo sporco di penetrare nel linoleum, che altrimenti tenderebbe ad assorbirlo rendendo molto difficile (talvolta impossibile) la sua rimozione.
- Anche se il linoleum è già stato trattato, è importante ripristinare il trattamento periodicamente: è fondamentale rimuovere la vecchia cera prima di stenderne di nuova, onde evitare accumuli di difficile rimozione e poco belli da vedere. La cera vecchia, infatti, perde lucentezza ed assorbe sporcizia. Se non rimossa, andrà a compromettere il risultato funzionale ed estetico dei nuovi trattamenti che andremo a fare.
- Un linoleum correttamente trattato dura più a lungo ed è molto più bello alla vista.
- Un linoleum correttamente trattato è molto più facile da lavare durante le pulizie di routine.
Che Prodotti e Macchinari Occorrono?
Cominciamo!
Come accennato sopra, la prima fase consiste nella rimozione della vecchia cera se presente.
Questa fase si chiama deceratura e si effettua con l’utilizzo di monospazzola, disco verde oppure disco nero e prodotto decerante.
La scelta dovrebbe sempre ricadere su un decerante neutro, ovvero non alcalino, per evitare di modificare il colore del pavimento. Il grado di abrasività del disco va deciso sulla base dello stato del pavimento: su cera vecchia e stratificata, meglio optare per un disco nero più aggressivo. Su un linoleum ben messo, meglio preferire un disco verde un po’ più delicato.
1. Deceratura
Prima di cominciare a decerare, spazziamo il pavimento per raccogliere i residui di sporcizia più grossolani.
Ora, passiamo a predisporre l’occorrente: prepariamo un secchio con acqua e decerante e riempiamo il serbatoio della monospazzola.
Una volta preparata la Monospazzola, cominciamo a lavare il pavimento con piccoli movimenti circolari, lasciando il tempo necessario al prodotto per sciogliere la vecchia cera.
Si andrà a formare molta schiuma, frutto dell’azione di sfregamento del disco e della cera che si scioglie.
Una volta decerata un’area, occorre rimuovere accuratamente il decerante e la cera disciolta con un bidone aspira-liquidi.
E’ preferibile decerare piccole aree alla volta ed aspirarle in fretta, per evitare che la cera possa seccare nuovamente sul linoleum compromettendo il risultato. In altre parole, dobbiamo suddividere il lavoro in piccoli “lotti”.
Dal momento che si produce davvero una quantità ingente di schiuma durante la deceratura, è buona norma inserire nel bidone aspira-liquidi un bicchierino di “antischiuma”, un prodotto abbatti schiuma. Questo per evitare che il bidone si riempia di schiuma, facendoci perdere del gran tempo e rischiando di guastarsi.
Una volta finito di aspirare l’area decerata, occorre risciacquarla con acqua e detergente neutro. Questo serve per raccogliere anche gli ultimi residui di cera lasciati dall’aspira-liquidi e preparare la superficie del linoleum per l’ultima fase.
Procediamo in questo modo fino a completare la deceratura di tutta l’area che dobbiamo trattare: deceriamo con monospazzola, aspiriamo e risciacquiamo, procedendo sempre a piccoli lotti.
2. Stendiamo la Cera
Una volta terminata la deceratura, a pavimento asciutto, cominciamo a stendere la cera.
Ci servirà della cera metallizzata di alta qualità ed uno strumento adatto, come ad esempio il vello spandi-cera.
Versiamo la cera direttamente sul pavimento, una piccola quantità alla volta.
Spandiamola utilizzando il vello, evitando la formazione di accumuli ed aree disomogenee.
Per raggiungere il giusto risultato, occorre osservare l’intero processo da varie angolazioni sfruttando il riverbero della luce.
Il velo di cera che abbiamo steso deve risultare uniforme. Stendiamo la cera intrecciandola in varie direzioni, orizzontalmente, verticalmente e diagonalmente.
Procediamo un piccolo pezzo alla volta.
Proseguiamo in questo modo un piccolo lotto alla volta, cercando di concludere la ceratura di ogni lotto in prossimità di un qualche elemento che “spezzi” la continuità del pavimento come ad es.: giunti, disegni, muri, porte ecc…
Quando concludiamo un “lotto” e iniziamo con quello successivo, dobbiamo stare attenti ad accavallare il meno possibile la mano di cera che stiamo stendendo con quella stesa in precedenza: se la mano stesa in precedenza è già in procinto di asciugare, andando a sovrapporre ulteriore cera potremmo ottenere un effetto opaco molto brutto da vedere.
Lo so, lo so, è un lavoro di pazienza e c’è veramente da sudare per farlo uscire come si deve.
Però, alla fine, il premio è più o meno questo:
Sperando che questo articolo vi abbia dato qualche buon suggerimento, vi ricordo che Splendor 1957 si occupa da oltre 60 anni di questo genere di pulizie. Siamo anche rivenditori di detergenti, macchinari ed attrezzature: tutto ciò che potrebbe servirvi, potete trovarlo in vendita presso la nostra sede.
Contattateci qui per preventivi o anche solo per richiedere qualche informazione.
Ci vediamo al prossimo articolo.
Alessandro Alfonsetti